Rifiuti ecotossici, nuovo regolamento europeo.
È entrato in vigore a partire dal 5 luglio 2018 il nuovo Regolamento europeo che modifica i criteri di classificazione rifiuti ecotossici, in particolare l’assegnazione della classe di pericolo HP14, interessando anche la classificazione adr.
Il Regolamento del Consiglio dell’Unione Europea 2017/997/UE ha modificato la direttiva 2009/98/CE (allegato III), ridefinendo i rifiuti speciali prodotti dalle aziende, con particolare attenzione alle caratteristiche di pericolo HP14.
Con il Regolamento UE 2017/997 la classe di pericolo HP14 non viene quindi più attribuita seguendo le modalità stabilite dell’Accordo europeo per il trasporto delle merci pericolose (ADR) per la classe 9 – materie pericolose per l’ambiente acquatico rispettivamente liquide (M6) e solide (M7), disciplinate dalla legge 6 agosto 2015,n.125.
Dopo il 5 luglio 2018 i produttori e i gestori di rifiuti devono effettuare più attente valutazioni relative alla classificazione e alla destinazione dei rifiuti, in particolare quelli contenenti metalli pesanti e idrocarburi. Inoltre è anche necessario verificare le modalità di trasporto in regime ADR.
In pratica la nuova classificazione merci pericolose per l’assegnazione dell’HP14 è cambiata e diventata molto più restrittiva.
Si potranno verificare casi in cui i rifiuti che ora non sono classificati HP14 potranno essere assegnati anche a questa classe di pericolo. Oppure potrà succedere che rifiuti attualmente classificati non pericolosi diventino pericolosi o rifiuti pericolosi con altre classi di pericolo HP si vedano aggiunta anche la classe HP14.
Di seguito un breve riepilogo delle condizioni che potrebbero verificarsi con il nuovo regolamento:
- Rifiuto ecotossico secondo l’ADR che rimane ecotossico anche secondo il Regolamento 997/2017
- Rifiuto ecotossico secondo l’ADR che non è più ecotossico secondo il Regolamento 997/2017
- Rifiuto non ecotossico secondo l’ADR che rimane non ecotossico anche secondo il Regolamento 997/2017
- Rifiuto non ecotossico secondo l’ADR che acquisisce la caratteristica di ecotossico secondo il Regolamento 997/2017
Con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento, gli impianti di smaltimento e recupero non riterranno più valide le analisi chimiche antecedenti il 1° marzo 2018.
Considerato la complessità delle norme, i professionisti di Fenice Srl si mettono a disposizione per orientare le aziende e guidarle al rispetto dei nuovi adempimenti attraverso analisi di classificazione e caratterizzazione dei rifiuti ecotossici, consulenza, raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti ecotossici.
FENICE SRL si occupa dello smaltimento rifiuti ecotossici e del recupero rifiuti ecotossici, garantendo al cliente il pieno rispetto dell’ambiente e delle norme vigenti.
Inoltre FENICE SRL assiste i suoi clienti anche nella gestione amministrativa attraverso la compilazione di formulari di identificazione, pratiche ambientali (tra questi il Modello Unico Dichiarazione Ambientale – MUD).
Il cliente è tutelato e accompagnato in tutte le fasi di smaltimento dei rifiuti, dal ritiro fino alle pratiche conclusive. Di conseguenza il processo è semplificato, affidandosi all’esperienza e alla competenza di professionisti altamente qualificati.
Per lo smaltimento rifiuti ecotossici e recupero rifiuti ecotossici, FENICE SRL procede ritirando il materiale sfuso o confezionato in fusti, big bags e cassonetti che viene poi stoccato e smaltito o recuperato definitivamente in discariche e impianti italiani o esteri grazie ai contratti diretti stipulati da FENICE SRL con i suoi partner.
Contatta il nostro esperto per informazioni sul nuovo regolamento europeo.